TRACINA

 
 



 

 

 

La Tracina: (trachinus drauco) il corpo è molto lungo (15-40 cm); con un muso corto e una bocca piuttosto grande, dotata di numerosi piccoli denti. Il colore del corpo è bigio-roseo, volgente al bruno sul dorso e al bianco sul ventre, cosparso dappertutto di macchie nebulose nericce con delle striature che, nella parte anteriore e superiore del corpo, sono azzurre, mentre sono gialle sul ventre e sui fianchi. Vive sui fondali sabbiosi. La pinna dorsale è suddivisa in due parti, la prima è spinosa e la seconda molle. Sulla prima pinna dorsale e sugli opercoli vi sono delle punte contenenti un veleno che, se iniettato, produce un dolore acutissimo, gonfiore della parte colpita e paralisi momentanea. Può raggiungere i 40 cm di lunghezza e i 700/800 grammi di peso, più di frequente è sui 20/25 cm. La riproduzione avviene in primavera/estate e la maturità sessuale è raggiunta dopo i primi tre anni di età. La tracina  si nutre di piccoli invertebrati, soprattutto crostacei, e di piccoli pesci.

 
 

 

Dove vive

   
 

La tracina vive su fondali sabbiosi o ghiaiosi lungo la costa fino a 300 m di profondità, più comune da 5 a 10 m in estate, mentre in inverno migra in acque più profonde. Rimane quasi sempre infossata, lasciando sporgere soltanto gli occhi e la prima pinna dorsale, in attesa di gamberi e piccoli pesci, che afferra scattando fulmineamente in avanti con forti colpi di coda, subito dopo si insabbia nuovamente.
La prima pinna dorsale nera è spesso rivolta in alto, probabilmente per scoraggiare i possibili aggressori. È molto diffusa lungo tutte le coste italiane.

 

Come si pesca

La tracina viene pescata con reti a strascico, sciabiche e reti da posta, appena pescata è necessario tagliare le spine velenifere, la cui puntura provoca forti e persistenti dolori.

Come si consuma

La tracina ha carni bianche, sode, di sapore delicato e molto apprezzata in alcune regioni, viene usata soprattutto per la zuppa di pesce di cui è una dei principali ingredienti.

 

 

 

 
 

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