ALALUNGA

 

 

 

 

L’alalunga è un pesce pelagico della stessa famiglia del tonno. Il nome deriva dalle lunghe pinne pettorali falciformi che arrivano fin dietro la seconda pinna dorsale. Ha il corpo a forma di fuso con le due pinne dorsali separate solo da un piccolo intervallo, la seconda è nettamente più bassa della prima, sopra e sotto la coda presenta 7/9 pinnule giallastre e biancastre con margine nero, sul peduncolo codale si nota una forte carena mediana contornata da due carene laterali più piccole. La colorazione è azzurro cupo sul dorso, bluastra ai lati, argentea sul ventre; il bordo posteriore della coda è bianco e le pinne sono grigie. L’alalunga si nutre di pesce azzurro come sardine ed alici, nonché di cefalopodi. È una specie gregaria che si riproduce in estate, da luglio a settembre e raggiunge la maturità sessuale dopo 6 anni di età (a circa 85 cm), vive in media 8 anni. Può misurare oltre 1 m di lunghezza e superare i 30 Kg di peso.

 
 

 

Dove vive

   
 

L’alalunga è una specie pelagica che vive in branchi al largo della costa in profondità e risale in superficie nelle stagioni più tiepide. E’ una specie distribuita ovunque in acque tropicali e temperate, predilige più del tonno le acque calde. Nei mari italiani è regolarmente presente, abbondante nel mare di Sicilia, più rara in Adriatico; generalmente nuota con individui della sua stessa taglia  e non si spinge oltre i 100 m di profondità. Effettua grandi migrazioni in rapporto alla riproduzione e durante l’estate si avvicina alla piattaforma continentale.
 

 
 

Come si pesca

 
 

L’alalunga viene pescata con i palangari in Basso Adriatico, Ionio e in tutto il Tirreno; è preda ambita della pesca sportiva con la traina. Può essere pescata anche con reti fisse (tonnare) e con reti mobili lunghe 500 m chiamate “alalungare”.
 

 
 

 

Come si consuma

   

 
 

La carne dell’alalunga è bianca (per questo che viene anche chiamata tonno bianco).
Per la bontà delle sue carni è oggetto di una intensa attività di pesca. Viene venduta fresca, intera o a trance, e congelata. Il miglior modo per gustarla è cucinarla ai ferri o bollita. Il periodo migliore per consumarla è settembre-ottobre, quando ha recuperato le energie perse per la riproduzione

 
     

Tutti i diritti riservati - webmaster Santo Acciaro